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FAQ - Domande frequenti

 • Cosa si intende per “dente sano”?

 dene sano

Questo è un dente, con una sola radice (come in genere i 4 incisivi superiori e i 4 inferiori, i 2 canini superiori e i 2 canini inferiori, i 2 premolari inferiori e i 2 secondi premolari superiori).

Altri denti hanno due radici: i 2 primi premolari superiori, i molari inferiori.
Altri denti hanno tre radici: i molari superiori.

Esistono, comunque, numerose eccezioni 

Le patologie del dente sono essenzialmente 2:
- la carie.
- la malattia parodontale.

La carie è una patologia che, nel 99% dei casi un Odontoiatra può risolvere:
ripulendo e otturando quelle piccole o quelle più grandi,
devitalizzando,cioe' trattando endodonticamente le radici (quando la polpa dentale e' infiammata, dolente, o necrotica),
ricostruendo protesicamente un dente distrutto dalla carie.

La malattia parodontale, è una patologia che non può essere sempre debellata.
Se intercettata precocemente, può essere bloccata, con l'Igiene Orale Professionale,con il metodo Vector e con la Chirurgia parodontale. 
Purtroppo la malattia parodontale, ad andamento solitamente subdolo e asintomatico, procede  invece , non trattata,  con la distruzione del tessuto di sostegno del dente(cioe' lo renderà mobile).

Quindi:

Si definisce sano un dente che abbia un sostegno valido, e cioè sia sostenuto da tessuto osseo sano, in assenza di tasche parodontali, o con tasche parodontali eliminate e stabili, la cura delle quali abbia lasciato una quantità di tessuto osseo sufficiente a sostenere il dente.
Certamente l'ideale è la situazione nella quale un dente sia sano non solo parodontalmente , ma anche dal punto di vista della patologia cariosa.

Ambedue le malattie possono essere adeguatamente intercettate e curate, mediante controlli clinici semestrali, radiologici biennali, nel corso delle sedute di Igiene Orale Professionale, e praticando a casa una efficace Igiene Orale  Domiciliare e seguendo una dieta appropriata.
Il pericolo di arrivare a lesioni parodontali irreversibili e a carie non trattabili, riguarda i pazienti che non si sottopongono a regolari controlli periodici.

Conclusione:

un paziente che presenta denti senza carie e un bel sorriso estetico, non deve assolutamente considerarsi sano fino a che il suo Odontoiatra, dopo avere effettuato alcune radiografie di controllo e una accurata visita parodontale , non abbia escluso la presenza non solo delle carie ma anche della ben più importante patologia parodontale.

Quali misure attua l'organismo per la autodifesa dalla carie e dalla malattia parodontale?

Il nostro organismo tenta autonomamente di difenderci da tutte le aggressioni al cavo orale di cui abbiamo parlato, essenzialmente con tre strumenti:

1.Valida funzione masticatoria.

La funzione masticatoria esercita l'importantissima funzione della "auto detersione". Infatti il cibo, specie se fibroso e duro, durante il corso della masticazione, esercita una continua azione di detersione dei denti contro i quali viene spinto dai denti opposti, dalle guance e dalla lingua. Ci rendiamo conto di quanto questo meccanismo sia importante, osservando che i denti di una arcata dentaria, privi di denti opposti in seguito alla loro estrazione, sono incredibilmente più sporchi e ricoperti di Placca Batterica.

2.Saliva.

La saliva esercita tre importanti funzioni:

1) azione meccanica di rimozione dei detriti alimentari, 2) azione chimica 3)antibatterica mediante il lisozima 4) immunologica grazie al suo contenuto di anticorpi  (Ig A). 

3.Sistema linfatico.

Nelle tonsille e nel tessuto linfatico orale in genere viene esercitata una azione immunologica, che difende il cavo orale e il resto dell'organismo, dagli agenti biologici nocivi.

Come si attua la prevenzione della carie e della malattia parodontale?

Tre sono le parole chiave:

Igiene Orale Meccanica Domiciliare
(spazzolamento dei denti a casa),  Igiene Orale Meccanica Ambulatoriale (Pulizia dei denti dal dentista)
Igiene Orale Chimica
(dieta attenta agli zuccheri ed uso di dentifrici e colluttori specifici)

Il fattore fondamentale per ottenere dei buoni risultati è "La Motivazione".

Per tutti i pazienti, e per coloro che affrontano un trattamento ortodontico in particolare, è molto importante essere a conoscenza delle misure di igiene orale per la prevenzione della carie e della malattia parodontale.

Come si diagnosticano la carie e malattia parodontale?

Carie.

Autodiagnosi.

In genere la diagnosi precoce è impossibile, ma comunque talora i segnali precoci sono:
-sensazione di freddo, sensibilità ai denti (non sempre).
-sensazione di vuoto in un dente (ma la carie è presente già da tempo).
-intasamento alimentare tra due denti (ma la carie è presente  già da molto tempo).
-rottura del filo interdentale nel passaggio tra i denti ( a causa dellla superficie irregolare del dente cariato.).
-dolore continuo, specie sdraiandosi di notte ( la carie ha già interessato il nervo).
-sensazione di "dente alto" stringendo i denti (la carie, ha già distrutto il nervo e i batteri sono passati nell'osso sottostante la radice, con  conseguente ascesso o granuloma). In questi casi il dolore aumenta col caldo, e si riduce col freddo. 

Dall'odontoiatra.

mediante un accurato sondaggio della superfici dentarie, con lo specillo e mediante il rilievo di radiografie Bite Wing o OPT effettuate a cadenza biennale si possono scoprire  carie che il paziente non può autodiagnosticarsi.

Malattia parodontale.

Autodiagnosi.

In genere impossibile la diagnosi precoce, fatta eccezione per la gengivite nella quale arrossamento e sanguinamento spontaneo o allo spazzolamento dei denti sono evidenti.

Nelle fasi più avanzate:

Ascesso parodontale.

Denti mobili (la distruzione ossea è già talmente avanzata che il tessuto osseo non sostiene più adeguatamente i denti).

Protrusione (Spostamento in avanti) dei denti incisivi, prevalentemente superiori.

Dall'odontoiatra.

mediante il Sondaggio parodontale e la valutazione radiografica.

Come si spazzolano i denti a casa?

L'igiene Orale Domiciliare deve essere eseguita, compatibilmente con l'età, fin dalla comparsa dei primi denti da latte.

Ha lo scopo di eliminare la Placca Batterica Dentale, che ricordiamo è causa:
- della carie
- della malattia parodontale superficiale (la gengivite) e della malattia parodontale profonda (distruzione del tessuto osseo di sostegno al dente), volgarmente detta "piorrea" .

Bambini piccolissimi (0-4 anni):

Già dall'età di due anni, un bambino ben disposto e ben istruito alla pratica, può iniziare a detergere i propri dentini con uno spazzolino da denti da bambino, lavorando sulle superfici masticatorie, "masticando lo spazzolino" (che è una forma di spazzolamento occlusale), "grattando i denti" in modo abbastanza efficace.  Col tempo la tecnica si raffinerà e diventerà una abitudine. Seguendo una dieta a contenuto di zucchero minimale, la sua bocca avrà buone possibilità di restare sana, e immune dalle devastanti carie di tanti bambini di quell'età, spesso non trattabili.

Esistono simpaticissimi spazzolini elettrici da bambini.

Bambini (dai 4 anni in su)

Vanno portati dall'Odontoiatra:
1) per familiarizzare con l'ambiente,
2) per migliorare le tecnica di spazzolamento
3) per intercettare le eventuali prime cariette,
4) per valutare, qualora se ne vedesse l'indicazione, la possibile esigenza di un trattamento ortodontico per prevenire l'errato sviluppo delle basi ossee, o la scorretta conformazione delle arcate dentarie.

Adulti.

L'igiene orale domiciliare, va effettuata a casa o al lavoro, dopo ogni pasto o spuntino.
La si effettua fondamentalmente mediante l'uso dello spazzolino da denti, (lavorando per 2 minuti almeno) e del filo interdentale (per 1 minuto almeno).

Tecnica della Igiene Orale Meccanica Domiciliare 

Norme generali inerenti lo Spazzolamento dei denti (come ci si devono spazzolare i denti efficientemente?).

La bocca va detersa essendo APERTA, e dividendo quindi il lavoro fra le due arcate in fasi separate, prima per l'arcata superiore e poi per quella inferiore, o viceversa!


Inizio.

Dopo avere messo un centimetro scarso di dentifricio, sullo spazzolino semiasciutto detergere con metodo i vari settori.

Superfici masticanti dei denti.

Le superfici masticanti dei denti sono caratterizzate da cuspidi e fosse (come dire una serie di montagne e di vallate), da spazzolare con andamento anteroposteriore e trasversale, per detergere bene le fosse (le vallate) che caratterizzano la superficie occlusale (masticatoria) dei denti. Il movimento trasversale andrà fatto con particolare attenzione sull'ultimo molare (dente del giudizio), che potrà essere eventualmente meglio deterso con uno spazzolino monociuffo. 

Superfici esterne ed interne dei denti

Tenendo lo spazzolino appoggiato al dente inclinato a 45 gradi, per far arrivare delicatamente le punte delle setole sottogengiva,  dopo avere fatto un leggero movimento di frizione avanti e indietro per smuovere la placca sottogengivale , ruoteremo lo spazzolino verso la superficie masticatoria del dente( cioè verso il basso se stiamo pulendo i denti della arcata superiore, e verso l'alto se stiamo pulendo i denti della arcata inferiore).

La placca batterica dentale non potrà pertanto essere rimossa con lo spazzolino dai punti di contatto (che non essendo detersi, sono più soggetti alla carie) né dalle zone delle superfici interprossimali  sottostanti, al di sopra della papilla interdentale, dove accumulandosi la Placca Batterica Dentale, verrà favorita l'insorgenza della gengivite e della malattia parodontale, nei soggetti predisposti.

Queste 2 manovre vanno effettuate sia dal lato esterno (dalla parte della guancia) che dal lato interno (dalla parte della lingua/palato), per cui riassumendo:
nella arcata superiore lo spazzolino ruoterà verso il basso (allontanandosi dal naso) e nella arcata inferiore lo spazzolino ruoterà in alto (verso il naso!).

In ciascuna zona dovremo detergere  le superfici occlusali, quelle vestibolari (esterne) e quelle interne .  A questo punto va effettuato anche lo spazzolamento della lingua

Una volta terminato lo spazzolamento dei denti e della lingua.

Solo ora si puo' aprire l'acqua del rubinetto e procedere all' abbondante risciacquo dei denti, da eseguire a denti stretti, (costringendo quindi l'acqua a passare negli spazi interdentali).

Tra le zone più difficili da detergere troviamo la zona del dente del giudizio, il dente più posteriore , dove lo spazzolino monociuffo sarà molto utile.
Le zone della bocca più nascoste, (le posteriori e le interne cioè dal lato linguale), sono le più difficili da pulire , pertanto le più trascurate e quindi quelle su cui occorre dedicare più tempo.
La detersione dei denti anteriori, quelli più visibili e meglio accessibili, non è sufficiente, in quanto la masticazione avviene essenzialmente sui denti posteriori, la cui perdita per una cattiva pratica di igiene, comporta il trasporto della masticazione sui denti anteriori che, non essendo deputati a sopportare questi carichi funzionali, saranno poi facilmente persi.
Da uno studio di De la Rosa (1979), risulta che nella maggior parte degli individui solo il 50% della Placca Batterica Dentale (70% nei giovani, e 40% negli anziani meno abili o forse non più motivati) viene rimossa a casa nella Igiene Orale Meccanica Domiciliare.
Van der Wejden nel 2005 conferma che la maggior parte dei pazienti non si applica diligentemente alle manovre di Igiene Orale Meccanica Domiciliare.
Pertanto in questi pazienti l'uso di uno spazzolino elettrico può parzialmente compensare questa mancanza.

Non ha molto senso pulirsi i denti o passare il filo in una bocca sporca e piena di tartaro, non avrebbe risultati apprezzabili.

Occorre prima fare una detartrasi perfetta dall'odontoiatra dopodiché il mantenimento dello stato di igiene avrà risultati apprezzabili


L'uso del filo interdentale è infatti l'unica possibilità di detersione del punto di contatto interdentale e della superficie sottostante .

 

• Come si previene l'Alito pesante / Alitosi?

L'alito pesante si percepisce espirando a bocca aperta.
L'espirazione immette infatti nell'ambiente vicino alla bocca di un paziente prodotti solforati, ovvero dei VSCS (Volatil Sulfur Compounds), prodotti dai batteri delle grosse cavità cariose e delle tasche parodontali, e dai batteri residenti nei recessi naso bucco faringei, tonsillari, sinusali, sulla superficie della lingua e dal degrado delle cellule epiteliali esfoliate del cavo orale

Importante a tal fine è la perfetta salute del cavo orale:
  • l' otturazione delle lesioni cariose,
  • l'eliminazione di vecchie protesi incongrue,
  • l'eliminazione delle tasche parodontali,
  • lo spazzolamento della lingua oltre che dei denti,
  • la terapia di forme infiammatorie dei seni paranasali,
  • la terapia di forme infiammatorie tonsillari .

Esistono prodotti in farmacia, aventi finalità specifiche, i quali scindendo i legami chimici delle sostanza implicate mediante per esempio l'azione del biossido di cloro, possono collaborare alla eliminazione di questi sgradevoli odori.

L'alitosi (detta anche bromopnea) è invece l'odore sgradevole dell'alito a partenza dalle vie aeree (polmoni), ed è presente anche espirando a bocca chiusa.
E' presente in caso di:
patologie polmonari: polmonite, ascesso polmonare;
patologie del tratto enterico: diverticolo di Zenker, carcinoma dell'esofago, ernia iatale, incompetenza del cardias;
malattie metaboliche: uremia, coma diabetico, coma epatico;
intossicazione da fosforo, arsenico, selenio;
Esiste poi una alitosi essenziale da espirazione di acidi grassi. Il trattamento prevede un regime povero in grassi con apporto di acidi grassi a media catena.
Una forma particolare è l'alitosi subiettiva, di stampo allucinatorio.

 

Domande frequenti inerenti la gestione della Protesi totale.

1) Come devo gestire la pulizia della bocca e delle Protesi?

Anche il portatore di protesi totale,deve prendersi cura della propria bocca nonostante abbia perso i denti naturali.
Si raccomanda di spazzolare le gengive, la lingua ed il palato ogni mattina con spazzolini da denti normali e le Protesi con appositi spazzolini prima di inserire le protesi in modo da stimolare la circolazione dei tessuti e per contribuire a rimuovere la placca batterica.
Ricordiamo che le Protesi, essendo costituite di resina, sono molto fragili e possono rompersi o scheggiarsi se cadono per terra o nel lavandino.
Le protesi devono essere spazzolate tre volte al giorno per rimuovere i residui di cibo e la placca e per ridurre la formazione di macchie.
È preferibile l'utilizzo di spazzolini  rigidi  o di quelli specifici per la pulizia delle protesi.
Lo spazzolino deve essere passato su tutte le superfici delle protesi. Si puo' utilizzare qualsiasi dentifricio.
Dopo lo spazzolamento possono essere utilizzate le apposite compresse per la detersione o a volte un collutorio disinfettante a base di clorexidina.
 

2) Cosa succede se non si esegue correttamente l' igiene delle mucose e della protesi?

Potrebbero  svilupparsi infezioni batteriche o micotiche

3) Come mangiare con le protesi totali?

L'alimentazione con le protesi totali richiede un po' di pratica. All'inizio è bene iniziare con gli alimenti morbidi o  tagliando il cibo in piccoli pezzi. Si raccomanda in questa fase di masticare lentamente, e se possibile con movimento verticale, usando entrambi i lati della bocca per impedire il ribaltamento delle protesi.

4) Come gestire la pronuncia delle parole?

La pronuncia di determinate parole può richiedere  inizialmente un po'di esercizio.  La lettura ad alta voce e il ripetere le parole più difficili da pronunciare possono aiutare l'apprendimento e il controllo dei muscoli nella fonazione. Problemi di slittamento delle protesi durante la fonazione o occasionalmente quando il paziente ride o tossisce sono abbastanza comuni soprattutto nei casi di elevato riassorbimento delle creste ossee ,in particolare nelle le prime fasi di utilizzo della protesi.

5) Quanto tempo al giorno devo portare la protesi?

E' preferibile rimuovere le protesi prima di andare a dormire. 

6) Quando la Protesi totale  si muove cosa si può fare?

Innanzitutto comunicarlo all'odontoiatra, il quale, se le basi della protesi sono congrue, potrebbe ravvisare la necessità di una ribasatura della protesi.
Infine se il risultato non è ancora soddisfacente, si può ricorrere all' implantologia per stabilizzare le Protesi.