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Dentifrici e Collutori ovvero: Igiene Orale Chimica (IOC)

Igiene Orale Chimica (IOC): Domiciliare e Ambulatoriale

Prima di introdurre la Igiene Orale Chimica (IOC), come azione antiplacca, parliamo di una forma particolare di Igiene Orale Domiciliare Chimica e cioè il Controllo della dieta.

Nella nostra dieta importanza vitale è costituita dall'apporto di zuccheri ovvero di carboidrati.
I carboidrati semplici come il saccarosio (due molecole di glucosio) costituente dello zucchero di canna / barbabietola , hanno una funzione fondamentale per il buon funzionamento : del nostro sistema nervoso, e del sistema muscolare, in quanto forniscono energia a rapido impiego.

Sappiamo che in caso di malessere, a meno che non si abbia a che fare con un diabetico (e in tal caso lo ammazzeremmo), un bicchiere di acqua e zucchero conferisce una frustata di energia.

Lo zucchero (saccarosio), i biscotti, insieme di saccarosio e carboidrati complessi, pane e pasta, costituiti da carboidrati complessi. Esistono cioè anche carboidrati complessi ( catene di tante molecole di glucosio fruttosio maltosio etc) come gli amidi contenuti nel pane, nella pasta, che non hanno il sapore dolce del saccarosio ma che a questo e poi a glucosio vengono lentamente degradati dal nostro metabolismo.

Tutti questi elementi, in giuste dosi sono fondamentali, e sarebbero perfetti se assunti per endovena (soluzione glucosata degli ospedali), oppure per sondino direttamente nello stomaco. Purtroppo essi vengono assunti attraverso la bocca, ne sono golosi i batteri della Placca batterica dentale. La Placca, provoca da un lato l'instaurarsi di processi cariosi, dall'altro causa la gengivite e la malattia parodontale profonda.

Pertanto una dieta caratterizzata da un ridotto consumo di zuccheri semplici (il saccarosio per intenderci che mettiamo nel cappuccino e nella crema) è utile ma non è determinante nella prevenzione della Carie dentale dal momento che zuccheri complessi, poi degradati dalla saliva in zuccheri semplici altamente nutrienti per la placca, sono presenti nella quasi totalità degli alimenti (pasta, riso, patate, pane etc).

A questo problema i soggetti caratterizzati da ridotte attività di difesa nel cavo orale, o da denti altamente carie recettivi (per la presenza di batteri cariogeni oppure per debolezza strutturale dello smalto dentale) possono rimediare, sia riducendo l'apporto di zuccheri ma non esageratamente, ma più che altro curando la Igiene Orale Meccanica Domiciliare in modo particolare (semplice uso dello spazzolino da denti quantomeno e del filo interdentale se possibile, da effettuare dopo ogni pasto o merenda), e praticando la Igiene Orale Meccanica Professionale 

L'uso di sostanza chimiche nei dentifrici, nei collutori e nei gels per eliminare i batteri residuati dopo le pratiche suddette, oppure per remineralizzare le iniziali dissoluzioni cariose dello smalto può essere una valida integrazione.

Igiene Orale Chimica (IOC): Domiciliare e Ambulatoriale.               

Nel parlare di Igiene Orale Chimica (IOC), possiamo delineare due obiettivi:

1) nei riguardi di denti e parodonto,
2) nei riguardi del cavo orofaringeo (gola e tonsille).

1) Nei riguardi dei denti e del parodonto distinguiamo varie azioni:

a) Azione Antiplacca, cioè di uccisione dei batteri/funghi che popolano la Placca Batterica Dentale responsabili di carie, gengivite, parodontite

b) Azione antinfiammatoria, per le gengive
c) Azione remineralizzante, per i tessuti duri del dente Smalto e dentina
d) Azione desensibilizzante, per il colletto dentale (dentina)

a) La azione antiplacca.
Si pratica impiegando sostanze disinfettanti antiplacca, la clorexidina per lo più, usando lo spazzolino da denti assieme a gel dentifrici specifici o facendo sciacqui con collutori a base di clorexidina (CHX).
La bibliografia internazionale indica infatti come agente chimico disinfettante, antiplacca per eccellenza, "golden standard" la clorexidina digluconato che chiameremo CHX. 

Curasept
Corsodyl
Plak Out
Iodosan clorexidina
Mentadent clorexidina
Eburos clorexidina
Forhans Clorexidin
Broxodin clorexidina
Bioral 20 clorexidina

La concentrazione è in genere dello 0,12%, ma può essere anche dello 0,2% ( più concentrata)

CHX, antisettico inizialmente usato per le ferite della pelle, disinfezione della cute prechirurgica, e poi in ostetricia, ginecologia, urologia, ha questi vantaggi:

- di non possedere tossicità sistemica e, unica,
- di avere una azione prolungata in quanto, fissandosi ai tessuti orali , e venendo da questi lentamente rilasciata, ottiene un effetto di azione antiplacca prolungato.

CHX, adoperata immediatamente dopo la detersione meccanica della bocca all'ambulatorio odontoiatrico, impedisce la formazione antiplacca, in quanto agisce sulle sostanze collanti prodotte dai batteri per rimanere adesi alle superfici.
CHX, ha come effetto collaterale talora il fenomeno della pigmentazione del tartaro e della Placca Batterica adese sulla superficie dei denti. Trattasi peraltro di macchie di ovviamente di superficie, facilmente eliminabili durante l'igiene ambulatoriale, derivate dalla precipitazione di sostanze cromogene della dieta.
Anche thè, caffè, vino rosso, carciofi e centinaia di altre ancora peraltro tendono a pigmentare la placca batterica trattenuta dalle superfici ruvide come il tartaro, oppure otturazioni in resina composita non ben lucidate. Non si macchiano peraltro superfici liscissime come lo smalto sano dei denti o le corone in ceramica, che non trattengono placca.
Altri rari ma possibili effetti collaterali dell'uso prolungato della CHX consistono nella parziale riduzione della sensibilità gustativa, o di bruciore/erosioni delle mucose in soggetti allergici, che regrediscono come tutti gli effetti collaterali con la cessazione dell'uso del collutorio.
Si consiglia pertanto di adoperare colluttori contenenti CHX per periodi di  massimo due settimane (per esempio a cavallo di interventi di chirurgia orale o per curare una forte gengivite) oppure riducendo (esistono confezioni da 0,05%).

Dentifrici gel a base di CHX:

Dentosan gel parodontale, Curasept gel dentifricio, Corsodyl gel,
Broxogel ed altri (idem come sopra)

Proprietà antiplacca di minore entità sono comunque possedute anche da:

Triclosan, Xilitolo, olii essenziali, fluoruro amminico, fluoruro stannoso, sanguinarina, cetilpiridinio, delmopinolo

Collutori contenenti Triclosan:
Plakkontrol. Oltre alla azione media del Triclosan come antiplacca, si aggiunge la azione antiplacca di Xylitolo (vedi a Gomma da masticare) e Fluoro.

Collutori contenenti olii essenziali:
Listerine. Azione antiplacca media. Gli olii essenziali non vengono però trattenuti nel cavo orale e pertanto non vengono rilasciati per potere continuare la azione antiplacca nel tempo, ottima azione antialitosica.

I normali collutori disinfettanti, hanno una azione sui batteri delle mucose e superficiali della placca sopragengivale, ma non quelli più profondi, e comunque non agiscono sulla placca sottogengivale e delle tasche parodontali che per il 4% della profondità, cioè niente (Pitcher 1980)

Pertanto il loro impiego è utile essenzialmente dopo avere rimosso meccanicamente tutta la placca sopra e sottogengivale nello studio professionale, e allora agendo sulla placca sopragengivale associando una efficiente igiene meccanica domiciliare possono rallentare la formazione della placca sottogengivale e delle tasche parodontali.

  

Come  si usa un collutorio.

Il collutorio va impiegato dopo la spazzolamento dei denti, a denti stretti, di modo da fare passare la sostanza disinfettante negli spazi interdentali, con la testa piegata leggermente verso il lavandino.
Si ottiene in tal modo oltre alla rimozione meccanica dei residui alimentari derivata dal flusso meccanico del liquido del collutorio, anche una azione:
sulle superfici interdentali dei denti, sulle mucose del cavo orale.

Igiene Orale Chimica (IOC): Domiciliare e Ambulatoriale

Rientrano in questo contesto le poche procedure chimiche effettuate allo studio:

La irrigazione sottogengivale delle tasche parodontali con sostanze come il Metronidazolo nel caso di parodontiti aggressive.
La disinfezione della bocca effettuata mediante collutorio alla clorexidina 0,3% all'inizio delle sedute di terapia .
Le terapie desensibilizzanti